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“Io sono io ma devo spingermi oltre i miei confini per conoscerti veramente”.

Sono Laura. Ho un carattere, ho ereditato qualità e difetti dei miei genitori, ho fatto delle esperienze che mi hanno indebolita, forgiata, modificata nel corso degli anni. Tra queste il contatto con gli animali è stato sicuramente un’ancora di salvezza, a volte anche causa di immenso dolore. Gli animali in generale ma soprattutto il contatto con i cani, forse perché più a portata di mano, anche se la maggior parte non facevano parte della famiglia, ha fatto sì che trasformassi la passione in professione.
Ma ora non ti parlo di cani, bensì di asini… Si, sì di asini, hai letto bene!

Ero in Toscana con il mio ex fidanzato al quale piacevano tanto gli animali, comprese le femmine della sua specie (per questo è un “ex” ndr). Periodo di Pasqua, giornate climaticamente miti, prati gialli a perdita d’occhio, cielo azzurro con nuvole di panna montata, profumo di erba appena tagliata, un formicaio in piena attività….
Non mancava nulla, nemmeno un recinto “country”. Due asini ci osservavano impegnatissimi a dimenare le loro “Code al Vento”, in questo caso per scacciare mosche. La solita attrazione mi fa avvicinare, la solita attrazione mi fa allungare la mano, la solita attrazione … mi fa morsicare. Ebbene sì! Questo è stato! Non so cosa ho fatto esattamente, quale mio atteggiamento gli ha dato fastidio. Oggi avrei utilizzato un approccio diverso, compreso osservarli da lontano per non infastidirli: questo è comunque un approccio! Ripeto, non ricordo esattamente cosa è successo, ma ricordo perfettamente come mi sono sentita: “sgridata”. Non ho sentito dolore ma sono arretrata bruscamente, spaventata, stupita, sconvolta, impaurita… “cosa ho fatto per meritarmi questo?” Non potrò mai saperlo.


So però che questo è ciò che sente il nostro cane quando ci arrabbiamo con lui, quando urliamo, lo picchiamo, lo costringiamo a fare cose per forza dando per scontato che accettare le nostre regole sia per lui naturale. Non è così! Il rispetto per la sua individualità, riconoscerlo come un soggetto e non un oggetto, riconoscerne le emozioni, conoscerne le aspettative, capire i suoi bisogni, assolverli appena e dove ci è possibile, entrare nella sua personale e unica rappresentazione del mondo. Perché farlo? Perché anche noi siamo animali, esattamente come lui. Come lui abbiamo istinti ed emozioni, tutte legate alla sopravvivenza. Siamo diversi ma molto simili. Quando l’asino mi ha morsicata, non ho sentito dolore, ero in preda ad una marea di emozioni… Eppure dal giorno successivo all’evento il mio braccio aveva iniziato ad assumere i colori che vanno dal grigio, blu, viola, rosso, giallo (un arcobaleno) e i segni dei denti erano ben visibili. E qui mi sovviene un insegnamento “il dolore psicologico è superiore al dolore fisico”.

Io posso aiutarti ad avvicinarti al tuo cane; non ti farò camminare a gattoni (non sempre) ma scoprirai in lui doti e caratteristiche che nemmeno ti immagini, condividerai i mondi paralleli in cui ognuno di voi vive e lui scoprirà in te quel compagno di vita del quale ha veramente bisogno esattamente come tu hai bisogno di lui.
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